Ritorno a scrivere dopo 4 mesi questo blog.
Da fine settembre a metà dicembre sono stato a Doha e ho visto crescere Frida attraverso le foto e i video che simona mi inviava quotidianamente. Ho osservato la sua vita in differita contando i giorni che mi separavano da lei e da sua madre.
Quando sono arrivato a casa sul divano c'era un'altra Frida rispetto a quello che avevo lasciata. Logicamente più grande e infinitamente più bella di quella che mi mostravano i video verticali di mia moglie. Lei ha pianto, io ho avuto una specie di tuffo al cuore: quella sensazione che avverti quando senti collassare qualcosa in te e il calore che si sprigiona è simile a quello di una piccola fusione nucleare interiore.
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16 gennaio |
Ora mentre scrivo è qui vicino a me, seduta sul divano e capace di reggersi da sola. Emette suoni che possono essere definiti "gargarismi espressionistici" che strapperebbero una risata anche a un gerarca nazista e che prefigurano il suono della sua "prossima voce".
Poi ruzzola sulla schiena e comincia ad afferrarsi i piedi in una posa tratta direttamente dal manuale del perfetto neonato da fotografare. dura pochi secondi ed eccola cercare di afferrare un giocattolo dalla forma improbabile e dai colori così kitsch che sembrano partoriti da uno stilista di modamare positano. Lo prende e lo porta alla bocca. È la "fase orale": la percezione del Mondo animale, attraverso il senso del gusto, attraverso il sottile piacere del mordere, succhiare e strappare.
I bambini hanno un arco di attenzione che è pari a quella che avevo io durante le lezioni di matematica e trigonometria. Molto vicino allo zero. Ricordo che appena la simpaticissima prof (si, lo era come un'eruzione cutanea un'ora prima di un incontro galante) faceva incontrare il gesso con la fredda superficie della lavagna cominciando a disegnare geroglifici di parentesi graffe e frazioni, la mia mente si imbarcava in un viaggio senza ritorno verso l'isola delle piacevoli distrazioni, dove le bianche pecorelle facevano "ciao" ad Heidi. E da allora "derivate" e "limiti" sono diventate parole in libertà senza nessun senso. ancora oggi.
Heidi in una immagine di repertorio, quando era felice |
Quello che voglio dire che oggi che compie sei mesi realizzo quanto Frida sia cresciuta e quante piccole grande conquiste abbia fatto. Giorno dopo giorno diventa più consapevole della sua "umanità" e noi più coscienti della sua presenza nella nostra vita.
È come "incontrarsi sulla spiaggia di Mondi sconfinati" (citando le bellissime parole del poeta Tagore). È un incontro che parte da lontano, fatto di piccoli passi, silenziosi. Di orme che si muovono da orizzonti distanti e lontani. Sopra di noi il cielo vagante dei giorni e tutt'intorno l'odore del Mare, il suono delle piccole grida gioiose di Frida e un accenno di alba. Quella di un futuro in cui le nostre orme saranno sempre più vicine, le une accanto alle altre o incrociate in nome di una traiettoria comune.
Lì su quella spiaggia di Mondi sconfinati...