giovedì 6 agosto 2015


Il Cielo Dentro : il motivo per cui avere un figlio

Frida mi ha piantato il Cielo dentro.

Un cielo che si espande. Che si srotola su ogni altro pensiero, che dilaga sulle zone prima oscure, che si posa sul rumore di fondo della vita che passa.

Questa mattina ho voluto tenerla in braccio e godermela. Stringerla tra le mani è come sentire sulla pelle l'impasto molle, caldo e fragrante di un pane buono. Uno di quei pani il cui profumo sembra distillato dalla Natura stessa.

Io e Frida - 6 agosto

Ora finalmente comincio a capire il motivo per cui mettere al mondo un figlio è necessario.

Dimenticatevi delle banalità che impestano i discorsi di chi vuole convincervi che bisogna farlo. Ne elenco cinque che nel corso degli anni non hanno fatto altro che rafforzare il mio desiderio di non procreare:

1) Motivo Di Necessità Imperscrutabile: Devi fare un bambino perché un bambino ci vuole
2) Motivo di Eredità Impellente: Per tramandare i tuoi geni
3) Motivo di Sdolcinato Esistenzialismo: Perché è la Vita che te lo chiede
4) Motivo di Estetica Immotivata: Perché è troppo bello avere figli
5) Motivo di Lotta Continua: Perché così la tua esistenza si rivoluziona

Questa mattina, come dicevo, sono rimasto folgorato e ho capito.

Mentre era tra le mie braccia, Frida - silenziosa - mi guarda. I suoi occhi hanno la profondità e la lontananza delle galassie. sono puntati nei miei e per la prima volta ho l'impressione che mi "guardi" davvero, che i suoi pianeti e le sue stelle entrino in collisione con i miei. Mentre placidamente precipitava nel sonno ho capito che l'Amore può avere sentieri nascosti dietro accessi altrimenti invisibili.

Ho capito che Frida ha portato nei miei giorni la Poesia.  Quella dei pensieri che hanno forma di fiori. Quella dei sogni che abitano gli alberi. Che fa muovere gli steli d'erba al ritmo di un respiro. Un neonato ha questo potere se sai ascoltare la "sua canzone che fa danzare le statue, la sua magia che brucia la pesantezza delle parole, che risveglia le emozioni e dà colori nuovi" (Alda Merini).

Avere un figlio non ha niente a che fare con il piantare il seme dell'immortalità. Almeno per me che non credo in nulla dopo la vita. Avere un figlio non risponde a nessun motivo di "senso". Non ha un nuovo significato per me la mia esistenza. Sono così presuntuoso da credere che prima di Frida non ho abitato per 41 anni il nonsenso. Avere un figlio (una figlia nello specifico che mi riguarda) è "semplicemente" un'amplificazione, come se su quella mappa che disegna le coordinate di chi sei, improvvisamente, fossero comparsi nuovi continenti, terre magnifiche (e anche un po' spaventose, perché no), oceani dai nomi inediti.  Questa per me è la magia di Frida. 

Forse oggi mi è chiaro anche il motivo per cui ho deciso di tenere questo diario in forma di blog. Perché i secondi, i minuti, le ore. Scivolano attraverso le dita dei giorni come farina setacciata e rischi di perdere il sapore degli istanti e di quello che provi. 

Scrivere per me è un modo di scolpire nella pietra le sensazioni. Farle restare per sempre, mentre le onde del tempo si abbattono su tutto con furia distruttrice. Un giorno mi alzerò e mi accorgerò che Frida è grande, adulta, già in allontanamento come un satellite che ha trovato una nuova orbita. Ne sarò felice, ma non voglio che arrivi quel momento fidandomi solo di una memoria strappata e logora. Voglio che ogni mia sensazione sia come un castello su un roccia, al riparo dalla marea dell'oblio. 








Nessun commento:

Posta un commento