Cara Frida,
oggi voglio parlarti di tua madre. Oggi che compie 33 anni in questo che per lei è il suo ultimo compleanno da "non-mamma".
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Simona a Castell'arquato - 5 mese di gravidanza |
Se tu potessi vederla adesso non ti accorgeresti nemmeno che ha te dentro di sé. Quando, come adesso, è seduta a leggere sul divano, fai fatica a capire che sia incinta. La gravidanza non l'ha sformata come succede a tante donne che finiscono per prendere la stazza di Ursula, la strega del mare della Sirenetta. La gravidanza ha arrotondato la sua pancia, ma per il resto sta passando su di lei come se fosse una brezza.
Frida imparerai presto a capire che tua madre tiene al suo corpo. Ti dirà spesso che "da ragazza" era un talento della pallavolo. E imparerai da subito che niente può trattenerla dal far sport ogni giorno, dal macinare chilometri di corsa (o camminando, come adesso che non può farti ballonzolare troppo nel tuo sonnolento liquido amniotico) mentre ascolta decine di canzoni col suo inseparabile Spotify o dal sollevare chili di peso in palestra, orgogliosa dei suoi squat come Tony Stark della sua armatura di Iron Man.
Tua mamma è bella Frida, ma non lo dico perché sono innamorato di lei da quando la prima volta l'ho vista recitare in un piccolo film girato da un mio amico. Certo gli occhi innamorati sono come lenti deformanti che trasformano in gloria anche un "sanitario". Ma Simona è di una tale bellezza che nessuno può dire il contrario. Rapisce ogni sguardo, anche quello femminile. E lo fa con naturalezza, senza ostentazione, senza arroganza, senza imposizione. Tu la guardi e ti sembra che la sua avvenenza fisica sia lo specchio preciso di uno splendore interiore, come se corpo e anima fossero le due (belle) facce di una stessa preziosa moneta. Una di quelle monete che tutti vogliono avere in tasca, perché portano fortuna.
Cara Frida, però, non farti ingannare dal suo aspetto dolce e immacolato. Tua mamma sa imporsi e sa ruggire. E non sarà facile spuntarla con lei. Quando è concentrata sul lavoro è come se fosse un orso in una caverna. Avvicinarsi rischia di lasciarti con delle ferite. Meglio pascolare placidamente intorno all'entrata e attendere che esca lei da quell'antro. Credimi. Ne ho esperienza.
Vi guardo e siete tutt'uno, adesso. Lei è tutta intorno a te ora. Ti contiene. Siete il sovvertimento di una matematica: l'uno più uno che dà come risultato non due, ma Uno. In fondo l'amore è questo: la messa al bando della logica, anche quella matematica.
Piccola Frida, che ti appresti a venire al Mondo lacerando il muro d'ombra dietro al quali danzi lenta e incosciente, ancora un po' e avrai la fortuna di conoscere tua madre. Conoscerai il calore dei suoi abbracci. La carezza piena delle sue mani. Il vento fresco del suo sguardo. Conoscerai il sapore del suo latte e presto capirai perché lei è per me quello che sono la pioggia e il sole per i campi.
Frida porta per favore a tua madre, dal di dentro, queste parole. E dille che l'amo.